IL P.O.C. OVVERO UN FUTURO DA PLAYMOBIL

 Consiglio Comunale 12/5/2011

 

Adozione della seconda variante al POC

 

Stasera discutiamo dell'adozione di quello che sarà presumibilmente il più importante atto di pianificazione urbanistica di questa amministrazione e l'importanza dell'argomento, per il futuro del nostro territorio e per la qualità della vita che vogliamo per il nostro territorio, mi ha fatto decidere per un  intervento scritto che leggerò e depositerò altresì agli atti consegnandolo al Segretario Generale.

 

I tempi del POC

Questo POC (il cosiddetto POC uno) è in grande ritardo.

Nel gennaio 2010, proprio dal Sindaco fu detto che, terminato il POC zero, a giugno sarebbe stato pronto il POC uno (il vero POC di scelte di pianificazione urbanistica). Ebbene sì, il POC uno è arrivato, siamo quasi a giugno, ma a giugno 2011 e non 2010....

Intanto, questa è una promessa fatta dall'amministrazione e non mantenuta, né alla scadenza del giugno 2010 qualcuno ha detto o spiegato né al Consiglio né ai cittadini perchè questa promessa non è stata mantenuta. Non una parola. E ora venite un anno dopo in  pompa magna, ma pure adesso senza alcuna spiegazione di questo ritardo.

E allora mi sono detta che magari questo anno sarà servito per  fare un attento e approfondito lavoro  per questo POC, ad esempio per studiare bene una serie di piani (il piano dei servizi, il piano dello sport...) che dovrebbero essere effettuati quando si vuole fare una corretta pianificazione territoriale.

Perché questi piani dicono qual'è lo stato attuale, che cosa c'è sul territorio, se vi è adeguatezza o meno, quali sono i bisogni, cosa fare per il futuro per far fronte e sopperire a questi bisogni.

I piani, le analisi e le relazioni tecniche di accompagnamento

Questo anno sarà forse servito a studiare per esempio il piano dei servizi. A proposito, abbiamo accanto al POC il piano dei servizi (che ci indica la visione attuale, lo stato attuale dei servizi, i bisogni, i programmi futuri)? I servizi sono tanti: scolastici, agli anziani, socio sanitari, sportivi. Noi con questi servizi sul territorio siamo a posto? Qual'è lo standard di questi servizi? Per esempio, le scuole, i nidi, le materne. Siamo a posto, siamo adeguati? A me risulta che i nidi siano in sofferenza. E con le scuole materne (che sono scuola dell'obbligo)? E' stato valutato quali saranno le necessità dei servizi a fronte di una pianificazione urbanistica che, per effetto della stessa, prevede uno sviluppo demografico per il nostro territorio che raggiungerà quasi 36.000 abitanti? Sono stati fatti “i conti”? E' stato valutato l'impatto di questo POC sui servizi e sono state programmate le misure da prendere per rendere questo sviluppo sostenibile?

Il consigliere comunale, per poter prendere una decisione consapevole, deve poter valutare questo, se sul territorio siamo a posto, siamo adeguati con i servizi oppure no, se è logico oppure no crescere e come, in quale modo, eventualmente crescere.

E attenzione, non possono bastare delle vostre affermazioni che con i servizi siamo a posto, ci vogliono delle relazioni tecniche, specifiche e scritte. Dove sono? Io non li ho visti.

Sono servizi per esempio anche quelli ambientali come il verde (parchi, giardini), oppure anche il depuratore.

Funziona bene la nostra rete fognaria? E sul punto vorrei segnalare che alcuni cittadini lamentano che in via Canale, il canale di fianco alla via è una fogna a cielo aperto perché le fognature del capoluogo funzionano male. Guardate il canale che passa davanti all'Arcano (per capirci) in che condizioni si trova.

Questa acqua lurida va a finire, sapete dove? Nell'Oasi Faunistica di Manzolino, che sapete certo essere area di interesse comunitario. Quando il Sindaco è andato a Bruxelles a firmare il patto dei Sindaci per la salvaguardia dell'ambiente, era cosciente di questa situazione?

Ora con questo POC facciamo case su case. Ma le fognature funzionano?

E il piano dello sport? Abbiamo un piano dei servizi sportivi che si accompagna alla crescita  demografica prevista con questo POC che farà arrivare il nostro territorio fino a praticamente 36.000 abitanti? Questo anno di ritardo sarà forse servito a studiare bene il piano dei servizi sportivi, che però a quanto mi risulta vedrà a breve un campo sportivo in meno (Virtus) in un territorio già in grave sofferenza quanto alle dotazioni sportive.

Di tutto questo Sindaco (assessore allo sport) e vari assessori competenti, che ci dite? Abbiamo questi piani? Accanto a questo POC abbiamo i piani dei servizi sul territorio?

Con questo POC  arriviamo ad una prevista crescita demografica di quasi 36.000 abitanti, Qual'è il vantaggio pubblico di questa crescita? Adeguiamo, anzi, adeguate gli standard dei servizi e delle dotazioni sul nostro territorio? Oppure costruiamo per avere soldi per il bilancio? Ma poi, se lo sviluppo non sarà programmato in modo equilibrato e sostenibile, di soldi ne serviranno sempre di più....

Aree produttive e commerciale

Una doverosa premessa: noi a Castelfranco abbiamo un'area produttiva sovracomunale, quella della Graziosa per intenderci, riconosciuta come un polo di sviluppo importante e strategico.

Collegato e legato allo sviluppo di quest'area c'è la realizzazione del collegamento (della bretella) con il casello di Modena Sud. Lo sviluppo di quest'area produttiva PRODUCE il collegamento al casello di Modena Sud (che così diventerebbe il SECONDO collegamento a Modena oltre a quello della Via Emilia). Se c'è l'area produttiva c'è il collegamento. Se non c'è l'area produttiva non c'è il collegamento (viene a mancare l'interesse a realizzarlo).

Se non mettiamo avanti un po' di area produttiva alla Graziosa, il collegamento arriverà chissà quando, se e quando ci saranno i soldi. Ma con questo POC cosa si fa per il produttivo? Dell'area sovracomunale della Graziosa non mi pare ci sia traccia, nessun intervento è previsto. Come mai?

L'unica, consistente, area produttiva che questo POC prevede è a Piumazzo (oltre 32.000 mq), un'area produttiva sul terreno a suo tempo richiesto dai cavatori della cooperazione per farci cave e rimasti però fuori dall'ultimo piano delle attività estrattive (2009). E' un giacimento di ghiaia quello (la ghiaia è praticamente in superficie) e quindi, per par condicio, almeno qualche capannone glielo lasciamo fare. Mi risulta peraltro che quella sia la zona di Castelfranco Emilia a più alta vulnerabilità degli acquiferi (per forza, non protetti perché sopra c'è solo ghiaia). Vi risulta? Andate a vedere il PSC. Proprio lì fate fare dei capannoni (con  i problemi delle fognature che ho già rilevato e tutto il resto)!

Oggi il business sono case e cave, costruttori e cavatori. Perchè solo case e cave e non produttivo?

Perchè investimenti solo sulle case e non sulle aree produttive se non quelle derivanti dalle cave? E' questo lo sviluppo del nostro territorio che portate avanti, se poi sviluppo si può chiamare?

Sul produttivo sono pervenute altre domande per l'inserimento nel POC? Già, perchè io non so quali altre domande, in generale,sono state fatte e non state accolte. So solo che ne sono state presentate 153 e che nel POC sono entrati 19 ambiti.

Il POC è, o meglio dovrebbe essere, uno strumento di selezione concorrente in maniera trasparente.

Perchè io non sono stata in grado di entrare nel merito di chiede e cosa offre? Perchè non ci sono state presentate e illustrate tutte le domande presentate e non ci è stato spiegato chi ha chiesto di entrare nel POC e cosa offriva? Chi ha deciso? Solo la Giunta?

Io credo che al Consigliere Comunale debba essere detto non solo quali sono state le domande accolte, ma anche quali altre domande non sono state accolte e perchè. Credo che tutti i Consiglieri debbano essere messi in condizione di sapere quali sono le domande rigettate e per quali motivi. Chi conosce i criteri di queste scelte? Si conoscono solo nelle stanze della Giunta? Si conoscono nelle stanze della maggioranza? Perché invece non siete venuti  a spiegarli a noi tutti consiglieri, in modo specifico e chiaro, domanda per domanda?

Perché il POC deve essere un meccanismo trasparente, guardate che è la stessa legge urbanistica che parla di meccanismo di partecipazione. Oggi si sta facendo uno strumento di pianificazione che deve essere trasparente e allora opportunità politica vorrebbe che vengano messe sul piatto dell'analisi e della conoscenza dei consiglieri tutte le domande e si deve poi spiegare quali non state accolte e in base a quali criteri sono state effettuare le scelte.

Delle 153 domande presentate nessuna riguardava per esempio l'area produttiva sovracomunale della Graziosa? Perché qui l'interesse pubblico che si potrebbe perseguire potrebbe essere molto rilevante....

E allora, anche il piano delle attività produttive è un piano mancante.

E sempre sulla questione dell'area sovracomunale  della Graziosa  e del collegamento con il casello di Modena Sud, qualche tempo fa il Sindaco sulla stampa ha enfatizzato il nuovo casello autostradale della Muffa.

Per inciso, in passato era stato previsto un  casello autostradale a Piumazzo (quello che ha generato il PUA la Noce, le sei palazzine che si costruiranno e che avete approvato poco tempo fa), che però adesso è “traghettato” alla Muffa.

Perchè il nostro Sindaco ha enfatizzato così tanto il casello autostradale della Muffa, altro comunque e anche altra provincia, per noi verso Bologna e non verso Modena? Avete forse cambiato idea e l'area produttiva della graziosa non interessa più, non è più interessante? Cosa c'è dietro? Forse una futura espansione dell'area produttiva della Cavazzona che graviterà sul casello autostradale della Muffa? Stasera faccio anch'io l'oracolo. Non sarà che per caso avete cambiato idea e dell'area produttiva sovracomunale della Graziosa non vi interessa più nulla e volete invece “appoggiarvi” al casello della Muffa con un'area produttiva che non sarà ovviamente quella della Graziosa (che invece gravita ovviamente sul casello di Modena Sud)?

Il nostro territorio gravita ancora prevalentemente  Modena. Le note file lungo la via Emilia lo dimostrano concretamente, tutti i giorni.

Il nuovo ospedale, tanto decantato, è a Baggiovara. I nostri ammalati oggi vengono portati negli ospedali di Modena e Baggiovara, i nostri studenti vanno a scuola  a Modena, gli uffici (pubblici ma anche come luoghi di lavoro) gravano ancora tendenzialmente su Modena.

Non è che ora potete “vendere” il casello autostradale della Muffa come la cosa più bella del mondo e a noi continua a mancare il collegamento con Modena Sud.

Non è per caso che ora, a questa enfatizzazione del casello della Muffa si accompagna qualcosa che io non so, che non sappiamo? Perchè il Sindaco ritiene questo casello della Muffa così strategico? Non vi interessa più la Graziosa e il collegamento con il casello di Modena Sud? Avete cambiato idea? Se avete cambiato idea però parliamone...

Ricordatevi che “appena al di là del fosso” abbiamo un milione di metri quadrati di area produttiva, proprio attorno al casello autostradale della Muffa. E il piano urbanistico di Bologna prevede lì un grande centro commerciale.

E noi a Castelfranco come reagiamo? Noi siamo azzerati, lo sviluppo produttivo (inteso anche come commerciale) del nostro territorio è azzerato. Con questo POC farete tante case su un territorio che quali attrattive avrà? Cosa succederà al nostro già fragile sistema commerciale? Muore.

Cosa dice il POC sul sistema commerciale fino a 1500 mq (quello per intenderci di competenza comunale)? Fate case su un territorio per il quale poi non prevedete opportunità di sviluppo. Che pianificazione è  questa? Perchè la pianificazione serve anche per creare i presupposti per lo sviluppo del territorio.

Dov'è la lungimiranza nel guardare un po' avanti? Qual'è l'idea di sviluppo che avete? Avete in mente una pianificazione? Qual'è? Il PSC prevedeva un'importante area produttiva alla Graziosa. Perché non l'avete inserita nel POC? Aspettiamo che la facciano gli altri e poi così ci siamo fatti superare. Questa è una grandissima occasione mancata. Con questo POC rinunciamo ad uno sviluppo produttivo.

E sul commercio? Abbiamo un piano del commercio? Il citato studio fatto da Oikos cosa ha rivelato e rilevato? E' stato fatto ma non si sa cosa abbia detto. Così, è come se non fosse stato fatto. Il piano del commercio che riguarda la competenza comunale (da 250 mq a 1500 mq di superficie di vendita) e che ci deve dire qual' è lo stato dell'arte, se le strutture commerciali sono poche, sono tante, sono adeguate o meno, se c'è o meno evasione commerciale, dov'è? Qual' è il risultato dello studio sul commercio? E dove è scritto eventualmente questo risultato? Quali sono sul nostro territorio gli aspetti tecnici relativi al commercio? Non una parola su questi aspetti tecnici neppure nei criteri e linee guida del POC.

In base a che cosa, in base a quali criteri nella pianificazione si prevede commercio in una zona piuttosto che un un'altra? E i centri storici, i centri urbani? La sicurezza in un centro urbano si fa anche con un sevizio commerciale adeguato e non solo con la videosorveglianza. Come sono messe sul nostro territorio le strutture commerciali dei centri storici e urbani?

Su tutto questo spero anche che le associazioni di categoria presenti sul territorio facciano sentire pesantemente la loro voce e le esorto in questo senso!

Verso le conclusioni

Accanto al POC devono esserci tutta una seri di studi e di piani (servizi, sport, commercio...). Il POC deve essere la sintesi di questi piani e di tanti altri ragionamenti, tra cui qual è lo sviluppo che volgiamo per il nostro territorio. Non è un elenco di case da costruire e punto.

Tutti questi piani dove sono? E le relazioni e indagini tecniche? Ci sono? Noi abbiamo visto nulla.

Non abbiamo visto né esaminato insieme le domande/richieste non accolte.

Non sappiamo nel dettaglio e nel concreto quali sono stati i criteri di scelta delle domande, e non ditemi che li trovo indicati nella delibera di Giunta perché il meccanismo di partecipazione e di trasparenza che dovrebbe avere il POC è un'altra cosa, certamente diversa da un mero elenco di criteri scritti in una delibera!

Senza tutti questi elementi io non posso fare bene il mio “mestiere” di consigliere comunale (e neppure gli altri consiglieri possono farlo) perché mancano elementi per capire e decidere coscientemente e consapevolmente.

E senza dare tutti questi elementi voi credete di avere fatto bene il vostro mestiere e di averlo fatto con trasparenza? E di avere dato tutte le conoscenze e le informazioni per capire e decidere? E anche con i cittadini siete stati trasparenti e c'è stata con gli stessi una piena condivisione? Avete fatto vedere loro tutte le richieste arrivate? La partecipazione dei cittadini – singoli od organizzati, eletto e non eletti - alla pianificazione urbanistica non solo è fondamentale, ma è anche una previsione della legge urbanistica.

Qui c'è solo una grande e insormontabile burocrazia e così politicamente avete sfavorito il meccanismo partecipativo, la conoscenza e la partecipazione dei cittadini, sia di quelli eletti sia di quelli non eletti. Dov'è la relazione alla pianificazione urbanistica? Dove sono i piani dei servizi? Dove sono le analisi e le relazioni tecniche? Non c'è neppure, almeno, un elenco delle domande presentate, che riassuntivamente riporti quantomeno l'indicazione di chi ha presentato le domande e l'oggetto delle stesse.

Come si fa a partecipare così? Io con un elenco posso accedere alla documentazione sapendo fin da subito, almeno a grandi linee, cosa c'è, cosa mi può interessare e cosa cercare. E così il comune cittadino, che per accedere alla documentazione deve fare istanza di accesso agli atti. Se non sa neppure quale documentazione c'è, mi spiegate cosa chiede? E noi, cosa facciamo, prendiamo in mano faldoni di documenti e cominciamo a sfogliare le carte, così? Ma la partecipazione non è questa! Questo politicamente è gravissimo, così avete sfavorito e reso difficile la partecipazione dei cittadini, sia di quelli eletti sia di quelli non eletti.

Ma voi siete sicuri di sentirvi di sinistra a comportarvi così, in realtà decidendo tutto nelle vostre chiuse stanze?

In realtà non siamo stati messi in grado di giudicare davvero alcunché. Mi risulta che il grado di partecipazione nel percorso di approvazione del PSC sia stato diversissimo (quante commissioni, assessore Zerri? E l'elenco, per il PSC, mi risulta invece che ci fosse).

Adesso questo POC ve lo riprendete, tornate in Commissione, mi fate vedere i piani che lo accompagnano, mi fate vedere tutte le relazioni tecniche che sono state fatte, mi fate vedere tutte le richieste (o almeno mi fate avere un elenco delle richieste con il loro oggetto e mi dite chi ha presentato la domanda, per fare cosa, dove e perché), mi illustrate i criteri in base ai quali sono state accolte 19 domande e respinte le altre 135-140.

Altrimenti io vado dal Prefetto e in Procura perché voglio vederci chiaro.

Il POC è uno strumento concorsuale, con il quale tutte le domande devono essere messe sullo stesso livello, vengono improntati criteri basati sulla pubblica utilità e “vince” chi soddisfa meglio la pubblica utilità in base a quello che è il piano dei bisogni del territorio (cioè, lo stato di fatto è questo il bisogno sono questi, dunque facciamo questo tipo di POC).

Altrimenti come posso capire e decidere?

Diversamente, in mancanza di questo, io non parteciperò al voto perché non sono stata messa in grado di giudicare davvero alcunché e ho capito solo una cosa: questo è un POC solo residenziale, con cui voi renderete definitivamente  il nostro territorio un dormitorio. Facciamo solo case, in un momento peraltro non cui non si vendono neppure quelle che già ci sono. Io non ci voglio stare. 

 

Silvia Santunione

Capogruppo Lista Civica FRAZIONI e CASTELFRANCO

 

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