Com'era prevedibile,ancora una volta qualcuno ci vuole raccontare una favola
facendo credere a tutti che i cattivi siamo noi,come diceva una grande attrice che purtoppo recentemente ci ha lasciati:"che noia,che barba!!!".
Ecco la lettera aperta inviata al PD dalla lista civica:
Piumazzo, 24 settembre 2010
Lettera aperta al circolo del Partito Democratico di Piumazzo
A Castelfranco l’Ausl ha ridipinto i muri del Reparto Medicina (a quando l’intero Ospedale?), messo letti più moderni e qualche televisore. Benissimo, ma c’è poco da venir da Modena a vantarsi: questa è dovuta e ordinaria manutenzione di base per un Ospedale che possa chiamarsi tale.
Castelfranco Emilia, che serve un bacino di 70.000 abitanti, ha bisogno d’altro (investimenti - attrezzature medici specializzati).
Urge quindi rilanciare tutta la capacità operativa dell’Ospedale e riaprire il Pronto Soccorso 24 ore su 24.
Le nostre proposte (già rese pubbliche da tempo e presentate più volte in Consiglio Comunale):
la Medicina sia portata dai 40 attuali ad almeno 60 letti, la Riabilitazione Cardiologica da 20 a 30; insieme alla Cardiologia Ambulatoriale e con 2 Cardiologi in più facciano di Castelfranco un vero “Ospedale del Cuore” dove un Cardiologo sia sempre presente e la Terapia Intensiva sempre attiva; uno Specialista e almeno 10 letti siano aggiunti all’Area Chirurgica; sia garantito l’organico della Terapia del Dolore; un Radiologo e un Tecnico siano aggiunti alla Radiologia per tagliare i tempi di attesa e avere un Tecnico reperibile giorno e notte.
E sia subito riaperto il Pronto Soccorso di notte!
Da oltre tre anni siamo l’unica città al mondo, l’unico Distretto in Emilia, senza un Medico dell’Emergenza di notte e senza un Primo Intervento sempre aperto. Di giorno hanno continuato ad essere soccorsi oltre 8000 Cittadini all’anno, ma come sono finiti i 5000 all’anno che erano soccorsi di notte? Tra questi, un 3% apparentemente a bassa sintomatologia avrebbe poi rivelato avere un infarto o un ictus.
E l l’Ausl ora dichiara che il 93,4% dei pazienti di un Pronto Soccorso possono essere soccorsi da… “una cooperativa di medici di famiglia”(!!??)
Per definizione i medici di famiglia possono curare solo i casi impropri di un Pronto Soccorso, i cosiddetti “codici bianchi”, che sono un 20%.
I Medici di Famiglia continuino a fare, fuori dall’Ospedale, peraltro ottimamente, i medici di famiglia.
L’emergenza la facciano invece Medici e Infermieri dell’Emergenza in un Pronto Soccorso sempre aperto e in una ambulanza del 118 (dell'emergenza) che parta da Castelfranco, non da lontano (Baggiovara o Modena) con raddoppio del tempo di percorrenza.
Per il trasporto al Policlinico o a Baggiovara dei “codici rossi” (i casi gravi, per intenderci), questo può avvenire sul territorio del distretto sanitario di Castelfranco-Nonantola nel tempo necessario per un tempestivo intervento (ovvero meno di un'ora) solo se tale ambulanza parte da Castelfranco o comunque da territorio del Distretto.
Se invece parte da Modena o, peggio da Baggiovara (come spesso oggi succede) i tempi raddoppiano ( per non parlare poi degli orari “di punta” del traffico, quando le due principali arterie di collegamento, Via Emilia e Nonantolana, sono “intasate” con colonna di veicoli continua fino a Modena)
E allora un'ambulanza con personale del 118 deve stazionare giorno e notte a Castelfranco o, quantomeno, al di qua del Panaro.
Queste sono solo alcune delle nostre proposte.
Ricordo anche, fra le altre, il progetto per un nuovo polo scolastico a Piumazzo, presentato nella nostra assemblea pubblica del 17 marzo scorso.
E a proposito, l'auto medica, promessa in campagna elettorale dal Sindaco Reggianini dov'è?
E i lavori di ristrutturazione della scuola elementare di Piumazzo, che dovevano durare sei mesi ed essere completati a settembre 2010, prima dell'inizio dell'anno scolastico, come detto più volte dall'assessore Vigarani, come mai non solo non sono terminati, ma al momento sono anche fermi, con le lezioni già riprese, il cantiere aperto e la scuola piena di alunni, maestre, personale, etc...?
Noi facciamo proposte, non chiacchiere che alzano polvere.
Se proprio vogliamo parlare di polvere, la polvere l'ha fatta e continuerà a farla la maggioranza (vostra) che, sorda a qualunque istanza nostra e di (migliaia) di cittadini, continua a portare avanti il dissennato piano cave.
Silvia Santunione
Capogruppo Lista Civica FRAZIONI e CASTELFRANCO
E,a proposito di cave ecco la replica del comitato no alle cave
alle dichiarazioni del PD in merito al ripristino di cava s.giacomo a Piumazzo:
Comitato Piumazzese – NO alle CAVE - Tutela Ambiente e Territorio
Via Dei Mille n. 163 - Piumazzo - Modena - C.F. 94142780363 tel. 331 1235252
E-mail comitato.no.cave@hotmail.it uffici:Via Ugo Bassi 6 Piumazzo MO
Piumazzo, 25 settembre 2010
LE FANDONIE DEL PD
“”Le polemiche sterili non interessano nessuno:
Le proposte concrete sì . Sono benvenute. Sempre.””
Così termina un manifesto affisso alle vetrine della sede PD di Piumazzo rivolto al Comitato NO alle CAVE.
Il manifesto è apparso sabato 18 settembre, quello cioè successivo alla splendida serata organizzata dal Comitato Piumazzese NO alle CAVE venerdì 17 in Piazza e sono distribuiti successivamente volantini. Nelle piazze oggi si vedono tante manifestazioni ludiche e/o religiose, MAI politiche. I politici oggi temono le piazze, se poi sono pure amministratori normalmente tendono ad andare in qualche TV rigorosamente senza contradditorio (il sindaco di Modena Pighi insegna).
Ma torniamo al manifesto che fra le varie chicche parla pure di “oppor-tunità”.
In sostanza vuole far passare la piantumazione di vecchie varietà di mele (perchè non pere, pesche,susine, vite, cachi, noci,fichi e chi più ne ha più ne metta?) come un “museo” oggetto di studio dell'Istituto Agrario Spallanzani. Tutte fandonie: l'amministrazione ha chiesto aiuto allo Spallanzani per poter fare qualcosa di diverso rispetto a progetti di “riqualificazione” dei buchi, progetti che sono stati disegnati fin dal 97/98 poi ripresi con la sola forza delle chiacchiere nel 2004. Il “meleto” sarà a disposizione dello Spallanzani per tre anni, il tempo necessario a far attecchire le piante e a scavare a -15 metri tutto attorno per un totale di 40 ettari. Qualche sentiero , qualche panchina e il gioco è fatto. Non è scritto se a scendere a -10 mt e a -15 per le zone che approfondiranno ci sarà una discesa (e da dove) oppure dei gradini....ma questi sono dettagli.
Ricordo che i progetti fin dal 1998 erano: piantumazioni di vegetazione autoctona (querce, pioppi olmi ecc.), due laghetti, parcheggi in Via Salvetto (strada centrale rispetto ai due buchi) e ciclabile da Piumazzo (zona Kiwi) alla località california. Questo per consentire una fruibilità decente per un buco a -8/9 mt considerando uno strato di terra dal fondo cava. Era già stata approvata e finanziata pure la rotonda del Ponte rosso “per rendere la viabilità al limite della sostenibilità”.
Di tutto questo è rimasto un meleto. ATTENZIONE, questi sono FATTI, non polemiche.
Per quanto riguarda le proposte , non c'era molto da aggiungere al progetto di mitigazione originale. Noi abbiamo insistito sulle verifiche. Man mano che riusciamo faticosamente ad avere notizie diamo i nostri consigli, la sollecitazione per esempio di andare a prendere 360.000 € di mancati lavori già stimati su tre aziende e verificare le altre ha portato ad una stima di mancati lavori su un'altra di 840.000 €. Sappiamo benissimo che in certe zone le escavazioni (fino ad ora possibili a -10) sono tranquillamente a -16/-18 poi riportate , con quali materiali non si sa , a -10. I nostri continui controlli ci portano a chiedere come mai a fondo cava c'è stata una pozza d'acqua limpida fino a luglio: era acqua piovana che non andava giù (e questo fa molto pensare a cosa c'è sotto) oppure era acqua sorgente (e anche questo è altrettanto poco rassicurante). Il giorno in cui hanno ricominciato a scavare noi eravamo là , sappiamo quanti camion escono, pronti ad avvisare chiunque a fronte di eventuali inadempienze.
Per quanto riguarda la recente autorizzazione a scavare i 29.000 mc, noi chiediamo quello che il PD ha promesso in campagna elettorale 2009: non sarà autorizzata qualsiasi escavazione prima del ripristino di cava San Giacomo e della realizzazione delle vecchie infrastrutture non fatte (vedasi rotonda).
Il ripristino di cava San Giacomo e la rotonda non sono state realizzate,però l’autorizzazione è stata concessa, venendo meno alle promesse fatte.
Sulla nostra proposta, relativa alla SOLA AREA GIA’ OGGETTO DI SCAVO E NON AD ALTRE AREE, l’escavazione può essere effettuata fino alla profondità massima prevista dal nuovo PAE NEL PIENO RISPETTO DELLE NORME A TUTELA DELLE ACQUE E DEL LIVELLO DELLE FALDE, ciò che il PD in modo scorretto dimentica di scrivere nei suoi volantini.
Volete proposte? Eccole: per le cave vecchie cercate di farle riportare a piano campagna, possibilmente con materiali buoni.
Sulle cave nuove? Perchè dobbiamo porci inutilmente dei problemi su come cercare di tamponare un disastro: basta non farlo. Le cave non sono un evento naturale !!
Nella speranza di non sentirci più accusati di mancata collaborazione a risolvere problemi da voi creati porgiamo i nostri saluti
per: Comitato Piumazzese NO alle CAVE
il presidente Enzo Rubbiani